La Festa by Camilla Ceder

La Festa by Camilla Ceder

autore:Camilla Ceder [Ceder, Camilla]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858511565
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2014-07-14T22:00:00+00:00


36

2007

«Devo chiederle, agente, di dirmi anche il cognome» disse l’uomo, la cui voce al telefono rivelava un forte raffreddore o che forse era solo un fumatore incallito. A Tell venne in mente Marlon Brando nel Padrino, ma le somiglianze tra Brando e Knud Jidsten, padre in affido, finivano lì. Dopo un grosso lavoro di indagine era riuscito a scovarlo in una cittadina a nord di Östersund.

«Abbiamo avuto... almeno trenta ragazzi in affido, nel giro di venticinque anni. Senza contare quelli che rimanevano solo qualche giorno. Siamo stati una casa per l’affido giornaliero e provvisorio del comune,» spiegò «per alcuni anni, all’inizio degli anni Novanta. Ma era troppo complicato con tutto quell’andirivieni, tutti i giorni. I ragazzi permanenti diventavano nervosi.»

Tell si stirò la schiena e cercò di inclinare la sedia un po’ più all’indietro, il che si rivelò impossibile, visto che era già quasi in posizione orizzontale con i piedi sulla scrivania.

Avevano dedicato una noiosa mattinata alle ricerche al telefono e al computer, senza ottenere alcun risultato significativo. Sofia Frisk e Gonzales si erano organizzati per controllare tutti i possessori di una Jeep Grand Cherokee, che venivano filtrati e indirizzati a due agenti della polizia di Kinna i quali li contattavano per un primo controllo degli alibi. Era un lavoro che prendeva parecchio tempo. Fino a quel momento non era affiorato nulla di interessante, a parte il fatto che Kasper Jonasson, noto per il traffico di stupefacenti, guidava una jeep. La sera, la notte e la mattina del delitto l’aveva passata all’hotel Radisson. Per sua fortuna, il fratello minore aveva compiuto venticinque anni e festeggiato con grande sfarzo; un sacco di persone poteva testimoniare la sua presenza.

Avevano controllato anche gli autonoleggi intorno a Göteborg e Borås in un raggio di cento chilometri. Tell era più incline a pensare che l’assassino avesse noleggiato l’auto o l’avesse presa in prestito: a sentire i tecnici erano stati usati due diversi veicoli dello stesso modello negli omicidi. Non c’erano denunce di furti di Grand Cherokee nelle settimane precedenti i delitti in tutta la Svezia occidentale. Tell pensava che se era stato usato lo stesso modello di auto in entrambi i delitti, ma non la stessa auto, questo escludeva la possibilità che l’assassino fosse ricorso al furto. Era troppo difficile rubare una jeep in città senza farsi notare.

Il lavoro della polizia era facilitato dal fatto che gli autonoleggi che avevano una Grand Cherokee nel loro parco macchine erano relativamente pochi, ma si era comunque costretti a telefonare. Si trattava di ripetere in continuazione la stessa domanda ai venditori seccati dalla perdita di tempo, o che non erano mai in servizio al momento giusto, non avevano accesso ai registri di noleggio, o dovevano aspettare il permesso dal loro capo.

Avevano contattato anche i benzinai nella stessa area. Era stato anche peggio, se possibile. Sembrava che ognuno di loro impiegasse almeno dieci persone ogni giorno che si alternavano alle pompe; e se non bastasse, tutti quelli che lavoravano in quegli esercizi avevano un’età media di diciassette anni. L’esperienza insegnava



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